Trek nel Pavone, un trek davvero speciale!

Il Trek al Pavone e la visita alla Miniera di Rame programmato per fine Luglio l’avevamo dovuto rimandare a causa del maltempo e, finalmente domenica scorsa (24.8) siamo riusciti nell’intento.

La giornata non si è presentata nel migiore dei modi: sole a tratti e molte nuvole che promettevano acqua, ma poi piano piano il cielo si è aperto ed è venuta fuori una bella giornata.Pavone01

In cammino nella valle del Pavone, verso il punto d’inizio

Siamo scesi nel torrente in prossimità della confluenza con il Cecina e lo abbiamo risalito fino sotto la Rocca Sillana (5/6 km.). Il percorso si snoda lungo l’alveo, e naturalmente si procede piano, camminando nell’acqua o ai bordi, saltando da un sasso all’altro come capre, aggirando (dove possibile) i punti dove l’acqua arriva alla vita o anche più su. Si incontrano cascatelle e pozze profonde, grandi massi e qualche pianta sradicata dalle piene, ma il filo conduttore e l’acqua chiara che scorre tra i sassi e la vegetazione che ci circonda.Pavone02

Comincia la risalita del torrente

Pavone12Grandi massi lungo il cammino

L’ambiente intorno a noi è uno dei più selvaggi e suggestivi della Toscana. Siamo in una valle difficilmente accessibile, con un elevato valore naturalistico e scarsa presenza umana, situata all’interno della Riserva Naturale Foresta del Berignone.Pavone13

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acqua alle caviglie…

… e alla cintola

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Il gruppo procede tranquillo, anche se non manca qualche scivolone. Siamo affascinati dallo spettacolo che si presenta ai nostri occhi e spesso ci soffermiamo per condividere, con chi ci è accanto in quel momento, la bellezza del posto e l’armonia del luogo che ci circonda.
C’è tempo anche per un bagno … e poi si riparte.Pavone09

Dopo quasi 3 ore arriviamo in prossimità della Miniera di Rame e ci fermiamo per la sosta pranzo. Liberiamo i nostri piedi dalle scarpe bagnate, e mentre si asciugano consumiamo il nostro pranzo, rallegrandosi di quello che abbiamo appena fatto. Il cane bianco che ci ha accompagnato lungo il torrente fin da stamani ci gira intorno e aspetta (e ottiene) anche lui la sua parte di cibo.

Poi la Miniera.

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L’ingresso della Miniera

 

Come concordato, verso le 14,30 arriva Gianluca, il Signore della  Miniera, che ci accompagnerà nella visita della “sua” miniera. Sua … perchè l’ha resa agibile, l’ha ripulita, messa in sicurezza e illuminata. E’ sua e lo si sente da come ci racconta le cose. Facciamo conoscenza anche con i “suoi” pipistrelli. Sono tanti e ci svolazzano intorno. La miniera costituisce uno dei rifugi più importanti della zona e viene monitorata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze.
Giriamo nella galleria fino all’antro centrale, da dove si scendeva nel pozzo e si accedeva alle altre gallerie. Scendiamo nel pozzo principale e facciamo una mezza doccia con l’acqua che ci cade addosso dall’alto. Risaliamo e … nuova doccia, ma ormai non ci facciamo caso. La visita dura poco più di un’ora. Devono entrare anche gli altri compagni di viaggio e non possiamo dilungarci. Passiamo da quella che una volta era la “sala mensa” e risaliamo per un ripido “camino”. In fondo si vede uno spiraglio di luce. Un ultimo sforzo per superare un alto gradone, poi ci si abbassa fino strisciare per terra e siamo all’aperto, nel bosco. Fuori fa caldo e gli indumenti bagnati si asciugano alla svelta.

Pavone16Pavone19Sx: La cappellina e i il piccolo altare

Dx: Le arcate dell’antro centrale

 

 

 

Una volta che il secondo gruppo ha terminato la visita riprendiamo a salire fino a La Cetina (ex uffici della vecchia Miniera), una bella casa, anche questa risistemata da Gianluca, dirimpetto alla Rocca Sillana. Il posto è bello e l’accoglienza è calorosa. Siamo invitati a visitare l’orto, il forno e alcuni ambienti della casa. Si sta bene, ma purtroppo dobbiamo riprenere la strada di casa perchè si sta facendo tardi.
Salutiamo il Signore della Miniera e ci ripromettiamo di rivedersi a breve e, credo che le occasioni non mancheranno, perchè non capita tutti i giorni di incontrare persone a “questa maniera” !
Prima di andare ci regala il suo vinsanto: 3 anni in botti di rovere e 2 anni … in miniera.18CetinaSillano_1

La Cetina e di fronte la Rocca Sillana

Ancora un pò di salita per arrivare a Montecastelli.  Un’ultima sosta al circolo per una birra fresca e per aspettare chi è andatao a recuperare le auto. Poi un brindisi finale con il vinsanto regalatoci.
Bei posti e bella compagnia. Una buona giornata e un trekking davvero speciale !!